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Visione: Hot Fuzz di Edgar Wright


Sembra essere il metacinema la nuova frontiera della Settima Arte. Ormai il cinema ragione entro i propri confini, tende a fare una riflessione codificando i propri elementi costitutivi. Già i Fratelli Coen hanno basato la loro carriera su una rielaborazione dei generi attraverso una personale visione del mondo, della vita e del cinema. Edgar Wright (e l'inseparabile compagno Simon Pegg) continua su questa riga metabolizzando il cinema che più ama. L'esordio, folgorante, è stato Shaun of the dead, geniale commedia in cui si burlava e magnificava al tempo stesso il cinema horror e quello di Romero in particolare. Con Hot Fuzz, Wright adotta la medesima prospettiva, mutando però il contesto di genere: non l'horror ma l'action poliziesco. Qui il metacinema trova espliciti riferimenti, visivi e di sceneggitura: da Bad Boys 2 ad Arma Letale, passando attraverso Point Break. Non solo: il mistery, un tocco di horror, di Hitchcock e di Agatha Christie (senza dimenticare He-Man: "Per il potere di Grey Skull!!"). Un film geniale, ma soprattutto divertente, ricco di citazioni e momenti esilaranti. Imperdibile.

a. f.

One Response so far.

  1. Ecco anche voi nell'universo dei blog. Ben arrivati!