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Presentato al Festival di Venezia assieme all'altro film di Herzog, Il Cattivo Tenete - Ultima chiamata New Orleans, My Son My Son What Have Ye Done ha trovato una distribuzione in sala a dir poco ridicola, durata circa una settimana, per poi essere sdoganato nel mercato home video (peraltro con un'edizione, almeno quella a noleggio, che suscita più di un dubbio). Eppure ci troviamo di fronte a un grande, coraggiosissimo film, che incrocia due poetiche all'apparenza distanti: quella di Werner Herzog, il filosofo dell'immagine cinematografica, colui che nel corso della sua carriera si è confrontato con l'astrazione della realtà e ha cercato di contenerla nell'immagine-cinema, riuscendo solo a sottolinearne l'indefinitezza (per chiunque volesse approfondire consiglio La conquista dell'inutile, Mondadori,...
Folgorati dal cinema di Refn. Dopo il post su Valhalla Rising, eccone uno sul misconosciuto (in Italia) Bronson, storia di Micheal Peterson che nella Gran Bretagna degli anni Settanta scopre la sua vocazione: diventare l'uomo più violento del Paese. Sia chiaro, mica per cattiveria. Non c'è assenza di morale nei suoi scoppi d'ira furibonda. Tutto è in funzione dello spettacolo, come dimostrano gli inserti dove il protagonista, mascherato, si presenta al suo pubblico, sul palco di un teatro. Motivo per cui sceglie anche uno pseudonimo, Charles Bronson, personaggio cinematografico del periodo, emblema del disagio sociale e urbano. Il sottotesto è soltanto suggerito, scorre sotto l'epidermide del film quasi di nascosto, perchè ciò che colpisce in Bronson è innanzitutto la virulenza delle immagini, corrispettivo...
Passato a Venezia e a Torino, che ha dedicato una bella retrospettiva al regista, Valhalla Rising è l'ultima fatica di un autore che sembra portare avanti un'idea di cinema semplice ma al tempo stesso visivamente impressionante. Alla base di tutto è (Kubrick docet) la violenza e il ruolo che essa svolge all'interno del contesto sociale. Le tematiche che avevano caratterizzato i film precedenti di Refn (la trilogia di Pusher, Fear X, Bronson) sono traslate in un'epoca lontana, in una terra praticamente deserta dove gli uomini si uccidono senza pietà e le (poche) donne che si intravedono nella pellicola sono nude e incatenate. Un guerriero muto e senza un occhio si libera dalla prigionia e vaga seguito da un ragazzino. Incontra altri guerrieri che lo convincono a dirigersi verso la Terra Promessa, Gerusalemme....
Minami, membro di una famiglia yakuza, deve accompagnare il suo amico e mentore Ozaki, ormai in preda ad evidenti squilibri, in una discarica di Nagoya per farlo uccidere. Tormentato dai sensi di colpa Minami accetta l'incarico, ma nel corso del viaggio Ozaki muore a causa di un incidente automobilistico. Il corpo di quest'ultimo sparisce inspiegabilmente e per Minami inizia un disperato e frustrante viaggio alla ricerca del cadavere.Minami si muove in un mondo sospeso tra sogno, inconscio e realtà, popolato da personaggi grotteschi e ambigui. Sembra procedere per inerzia, incapace di comprendere e reagire, è preso per mano (letteralmente) e condotto in un abisso di follia senza precedenti. Takashi Miike fonde alcune storie classiche e ne trae linfa per una storia sorprendente, prende il Giappone di...
Prima di entrare nella leggenda grazie al geniale South Park, Trey Parker e Matt Stone hanno fornito ampi indizi del loro talento muovendosi nei territori più indipendenti (e liberi) del cinema statunitense. Si sono formati nella scuola di Lloyd Kaufman, una delle figure più brillanti e autentiche dei nostri tempi e una sorta di Roger Corman dell'home video. Kaufman è il padre fondatore della Troma, una casa di produzione e distribuzione cinematografica impegnata da oltre trent'anni nella diffusione di pellicole (o meglio videotape e dvd) indipendenti. Sopravvivere per tre decenni producendo e vendendo film sconosciuti girati e interpretati da perfetti sconosciuti non è per nulla facile, e questo dovrebbe essere sufficiente a spiegare la grandezza di Kaufman e soci. Ma per i più scettici aggiungiamo...
Il prescelto è il remake di un film "maledetto", The Wicker Man (1973, di Robin Hardy), pellicola di culto che ha trovato enormi difficoltà di distribuzione, soprattutto in Italia. Il film diretto da Neil laBute nel 2006 potrebbe far pensare all'ennesima operazione commerciale che ha in Nicolas Cage il suo volto-immagine più eloquente. In realtà Il prescelto riesce a essere un'opera di grande rispetto, un horror d'atmosfera che sembra catapultato da un altro tempo e da un'altra idea di cinema, a partire dalla tecnica utilizzata: dissolvenze incrociate, flashback in bianco e nero, musica, firmata dal grande Angelo Badalamenti, storico collaboratore di Lynch, che richiama il miglior Bernard Hermann. Roberto Curti nel suo recente Demoni e Dei. Dio, il diavolo e la religione nel cinema horror americano...
Non capita spesso che un film riesca a creare in modo univoco e ad imporre dal nulla un nuovo genere cinematografico. Snuff, film dei coniugi Findlay, è diventato molto celebre per aver dato vita al filone degli Snuff Movies, pellicole in bilico tra realtà e finzione, in cui atti violenti o estremi sono (o dovrebbero essere) ripresi dal vero ad insaputa di parte del cast. Per un approfondimento sul genere si veda qui (evitando possibilmente di leggere la deriva demenziale presente nella seconda parte). Per conoscere le vicende produttive di Snuff, invece, consiglio il sempre ottimo exxagon.Snuff gode di una pressochè unanime pessima critica, che va ben oltre i reali demeriti. Viene bollato come un film senza senso e qualità, rimarcabile solamente per l'ultima (e posticcia) scena, un film di unico interesse...
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